Nel concetto di “riserva cognitiva” rientrano tutte quelle attività intellettuali, fisiche, ricreative che funzionano da stimolo per il nostro cervello. Più riserva cognitiva si è accumulata durante la vita, più si sarà in grado di rallentare il processo di invecchiamento fisiologico e patologico. Non solo. Una serie di studi dimostra che in soggetti anziani, non dementi, programmi mirati di rieducazione cognitiva hanno un effetto positivo significativo sull’insorgenza del decadimento cognitivo.
Nel concetto di “riserva cognitiva” rientrano tutte quelle attività intellettuali, fisiche, ricreative che funzionano da stimolo per il nostro cervello. Più riserva cognitiva si è accumulata durante la vita, più si sarà in grado di rallentare il processo di invecchiamento fisiologico e patologico. Non solo. Una serie di studi dimostra che in soggetti anziani, non dementi, programmi mirati di rieducazione cognitiva hanno un effetto positivo significativo sull’insorgenza del decadimento cognitivo.
Cervello e memoria: evento informativo della Società Italiana di Neurologia


Q & A - Parte 1^. Dalla ricerca patogenetica al farmaco


SIN: la divulgazione delle conoscenze neurologiche


Indagine SIN sulla percezione della neurologia: i risultati


Demenze: un milione e mezzo di pazienti "sconosciuti" al SSN


Q & A - Parte 2^. Decadimento cognitivo: quale prevenzione


Demenze e Malattia di Alzheimer


Q & A - Parte 3^. Metodiche di contrasto delle demenze e del decadimento cognitivo


Plasticità neuronale: una risorsa per il recupero del danno cerebrale


Cellule staminali nelle demenze: stato dell'arte e prospettive


L'azione delle droghe sull'attività cerebrale


Q & A - Parte 4^. Rallentamento cognitivo o inizio della malattia neurodegenerativa?


Disturbi cognitivi nel Parkinson e nei parkinsonismi


Accumulo di "riserva cognitiva": quali vantaggi


Traumi cranici, alcol e droghe: effetti sul Sistema Nervoso

