Il Dr Fernando Varbella, membro del consiglio direttivo del Gise, parla dell'evoluzione della cardiologia interventistica italiana, soprattutto per quel che riguarda il settore coronarico. Oggi la tendenza è quella di garantire al paziente la minore invasività possibile, grazie ad interventi per via percutanea, dispositivi di ultima generazione e terapie farmacologiche innovative e mirate. Gli sviluppi riguardano anche la trasmissione a distanza di informazioni, purtroppo non ancora funzionante sull'intero territorio nazionale. Infine, una nuova frontiera è quella del trattamento di coronarie occluse da molto tempo, che oggi può avvalersi di tecniche particolari ed operatori esperti.
Il Dr Fernando Varbella, membro del consiglio direttivo del Gise, parla dell'evoluzione della cardiologia interventistica italiana, soprattutto per quel che riguarda il settore coronarico. Oggi la tendenza è quella di garantire al paziente la minore invasività possibile, grazie ad interventi per via percutanea, dispositivi di ultima generazione e terapie farmacologiche innovative e mirate. Gli sviluppi riguardano anche la trasmissione a distanza di informazioni, purtroppo non ancora funzionante sull'intero territorio nazionale. Infine, una nuova frontiera è quella del trattamento di coronarie occluse da molto tempo, che oggi può avvalersi di tecniche particolari ed operatori esperti.
37° Congresso Nazionale Gise


Terapia antiaggregante nella SCA: gli studi DUBIUS e SCOPE


Strategie percutanee personalizzate per pazienti complessi


Le principali attività della Fondazione GISE


Fibrillazione atriale non valvolare: il ruolo di Edoxaban


Discutere i casi clinici in congresso per adeguare le linee guida alla realtà


Sono online i dati Gise di 20 anni di cardiologia interventistica


GISE CRESCO: progetti di ricerca spontanea più trasparenti


La cardiologia interventistica oggi in Italia


GISETOLOVE: meeting multi-regionale su patologia coronarica e cardiopatia strutturale


Gruppo tecnici e infermieri GISE: efficienza ed efficacia del Laboratorio di Emodinamica


Lo scaffold riassorbibile Magmaris dopo lo studio Biosolve-II

