Studi recenti dimostrano che le peculiarità fisiopatologiche femminili sono probabilmente il motivo principale del diverso e meno soddisfacente esito dei trattamenti di angioplastica coronarica nella donna rispetto a quelli praticati sui pazienti di sesso maschile. Se confermati definitivamente, questi risultati rischiano di produrre effetti dirompenti per gli equilibri dei sistemi sanitari e delle industrie.
Studi recenti dimostrano che le peculiarità fisiopatologiche femminili sono probabilmente il motivo principale del diverso e meno soddisfacente esito dei trattamenti di angioplastica coronarica nella donna rispetto a quelli praticati sui pazienti di sesso maschile. Se confermati definitivamente, questi risultati rischiano di produrre effetti dirompenti per gli equilibri dei sistemi sanitari e delle industrie.
SCILLA CUORE - XIX edizione


Valvulopatie: nuove indicazioni al trattamento


TAVI: estendere all'Italia gli effetti dello studio Partner 3


Le principali novità scientifiche presentate a "Scilla Cuore 2019"


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La carenza di ferro nei pazienti con scompenso cardiaco: quale terapia


Vasculopatie congenite in età pediatrica: una sessione ricca di stimoli


Anomalie neonatali arco aortico: ricostruzione se la diagnosi é tempestiva


Sindrome di Marfan: diagnosi precoce contro le complicanze vascolari


Colpa medica e malasanità nella giurisprudenza odierna


Infarto femminile: equità delle cure e peculiarità fisiopatologiche


Morte improvvisa nei giovani: l'efficacia dei nuovi screening


Scompenso: gli effetti di LCZ696 su funzione renale e prognosi


Occlusioni e lesioni complesse nelle coronaropatie diffuse


I biomarcatori delle sindromi coronariche acute

